Elezioni USA: lo showdown per il Suo portafoglio visto dalla prospettiva dell’investitore
Pubblicato il 11.06.2024 CEST
La campagna elettorale statunitense dovrebbe dominare le prime pagine dei giornali, attirando l’attenzione di molti investitori, fino al prossimo autunno. Nella scia della resa dei conti mediatica, i mercati si stanno già preparando per il «dopo»: indipendentemente dal risultato del voto, infatti, alcuni effetti e tendenze sono in parte già visibili attualmente nei programmi dei candidati.
Questo articolo illustra le motivazioni per cui le elezioni statunitensi possono potenzialmente determinare la rotta per gli investitori. Come possiamo tradurre le attuali conoscenze in aspettative di mercato? E perché, in base all’esperienza, investire tempestivamente conviene?
In sintesi:
- Secondo i pochi dati dei sondaggi attualmente disponibili, la corsa tra i due candidati è ancora aperta.1
- I dati storici evidenziano un’influenza delle elezioni presidenziali statunitensi sui mercati finanziari.
- I due programmi elettorali si differenziano soprattutto sui temi di politica interna ed estera, ma anche relativamente a quelli di politica climatica.
La storia insegna
I dati storici dimostrano che in passato le elezioni statunitensi hanno sempre esercitato un’influenza misurabile sui mercati finanziari.2 Gli investitori dovrebbero comprendere questi rapporti per adeguare in modo lungimirante le loro strategie di investimento e riflettere i movimenti del mercato nel periodo elettorale nei loro portafogli. Molti non sanno che già le elezioni primarie, che si svolgono tra dicembre e maggio, possono influenzare determinati settori e prodotti. Di conseguenza, generalmente all’inizio dell’anno elettorale i rendimenti delle azioni USA sono più bassi e tornano a crescere dopo le primarie, a partire dal mese di maggio/giugno.3
È importante sottolineare che gli eventi passati non costituiscono una garanzia di risultati futuri. I mercati sono influenzati da numerosi fattori e i modelli storici possono cambiare. Tuttavia, l’analisi dei dati storici aiuta a capire meglio come le decisioni politiche possono condizionare i mercati.
I sondaggi e le tendenze attuali offrono agli investitori che desiderano orientare la propria strategia sulla base di tali eventi indicazioni per adottare una decisione di investimento. Tuttavia, così come la popolarità dei candidati, anche i rispettivi programmi elettorali forniscono molte informazioni.
Investire tempestivamente conviene tre volte
Investire tempestivamente durante le elezioni statunitensi può rivelarsi tatticamente vantaggioso per diversi motivi, poiché spesso le elezioni possono creare incertezze e oscillazioni nel mercato, con conseguenti movimenti dei prezzi a breve termine. Gli investitori possono sfruttare questa volatilità, investendo tempestivamente in attivi che hanno subito un temporaneo calo e che risultano eventualmente sottovalutati.
Oltre alla volatilità contano anche le prospettive della campagna elettorale. I singoli settori e le singole imprese reagiscono diversamente in base all’esito del voto. Ciò consente agli investitori di assumere tempestivamente posizioni in settori che probabilmente trarranno beneficio dai cambiamenti politici come, ad esempio, un investimento in energie rinnovabili in caso di vittoria dei democratici o in energie tradizionali in caso di vittoria dei repubblicani.
Il terzo punto di forza nel contesto delle campagne elettorali, deriva dalle promesse sulla spesa pubblica. Gli investitori che agiscono tempestivamente possono posizionarsi per trarre vantaggio dai provvedimenti fiscali attesi, che potrebbero favorire determinati settori.
L’investimento tempestivo consente di diversificare maggiormente il portafoglio e gestire meglio il rischio. Gli investitori possono sviluppare strategie per contenere il rischio legato a eventi politici e, allo stesso tempo, cogliere le opportunità che si presentano.
Innanzitutto, i programmi elettorali
Da ormai più di 160 anni, negli Stati Uniti esiste di fatto un sistema bipartitico composto da democratici e repubblicani. Nel recente passato questa bipartizione ha determinato spesso posizioni estreme all’interno dei due schieramenti, favorendo lo sviluppo di candidature polarizzate e una delimitazione spesso molto chiara dei programmi politici.4
L'andamento dei settori su cui si concentrano i candidati alla presidenza potrebbe quindi cambiare in modo significativo a seconda dell'esito delle elezioni. Il mandato proporzionalmente ampio del presidente degli Stati Uniti aumenta sensibilmente l’influenza delle elezioni presidenziali sui mercati.
Trump – «Make America great again!»
Sintesi dei tre principali temi del programma elettorale di Trump.5
I piani di Donald Trump per ricostruire la più grande economia della storia puntano a rafforzare e modernizzare gli Stati Uniti attraverso una serie di misure, tra le quali figurano la riduzione delle imposte, la promozione dell'attività economica e città indipendenti dove possano vigere meno regole e più libertà. L’aumento della sicurezza ai confini e la creazione di nuovi posti di lavoro costituiscono obiettivi altrettanto importanti. Inoltre, è prevista la creazione del cosiddetto «Stato profondo» (in inglese: «Deep State»)6, il cui scopo è quello di eliminare ostacoli burocratici e norme inutili incrementando conseguentemente efficienza e regolamentazione.
Nell’ambito del principio «America first», l’attenzione di Trump si concentra sul ripristino delle filiere e sulla costruzione di confini più sicuri. Il presidente emerito promuove inoltre lo sviluppo di una difesa missilistica di prossima generazione e pone al centro della propria politica la cessazione del conflitto in Ucraina, nonché la lotta ai cartelli della droga.
Il raggiungimento del dominio energetico globale degli Stati Uniti deve essere ulteriormente perseguito. A tale scopo, sono previsti la definizione di prezzi bassi per la benzina e un ampliamento delle trivellazioni sul suolo pubblico. La sicurezza energetica è un tema centrale del programma elettorale repubblicano, che prende in considerazione anche l’uscita dall’accordo sul clima di Parigi. Il governo prevede di eliminare gli incentivi pubblici agli impianti eolici e bloccare la «rivoluzione verde».
Biden – «Let’s finish the job»
L’agenda politica di Joe Biden è più moderata e prevede l’ulteriore sviluppo delle misure introdotte nel corso dell’attuale mandato presidenziale.7
Le misure previste includono l’ulteriore sviluppo di infrastrutture e tecnologie, nonché l’aumento della spesa pubblica per istruzione e assistenza sanitaria. Anche l’aumento delle imposte per i più benestanti e le grandi imprese, unite a una politica sull’immigrazione più accomodante, sono al centro del programma.
Il programma di politica estera del presidente in carica prevede la mobilitazione degli alleati contro gli aggressori. Le sfide globali vanno affrontate con alleanze e collaborazione. Gli Stati Uniti di Biden offrono sostegno militare all’Ucraina e sono impegnati nel concretizzare una soluzione che prevede la creazione di due stati in Medio Oriente.
Gli obiettivi perseguiti dalla politica sul clima di Biden devono rimanere al centro dell’agenda. Apponendo la sua firma, il presidente ha approvato l’Inflation Reduction Act (IRA), un pacchetto di misure per ridurre le emissioni di CO2 negli Stati Uniti di circa il 40 per cento entro il 2030. In caso di rielezione, ciò potrebbe determinare un aumento degli investimenti in energie rinnovabili e infrastrutture, nonché un inasprimento delle norme sulla produzione energetica da fonti tradizionali.
Focus: Due candidati – due programmi elettorali diversi
Le differenti sfumature tra i programmi dei due partiti possono essere colte analizzando i dettagli. Il programma di Donald Trump, la cui campagna viene spesso denominata «Make America great again»– richiamando la prossima 47a elezione presidenziale – ricorda una versione aggiornata del precedente «Make America Great Again». Per contro, Joe Biden, con il suo «Let’s finish the job», considera il suo lavoro non ancora completato.
Esaminando nel dettaglio i singoli blocchi tematici, i nostri esperti hanno individuato le maggiori divergenze in tre aree dei programmi dei partiti: politica estera, politica interna e politica climatica.
I tre assi di contrapposizione
Politica estera: cooperazione vs. concorrenza
In politica estera i due candidati alla presidenza assumono posizioni dimetralmente opposte. Donald Trump sostiene il ritiro degli Stati Uniti dai conflitti all’estero, per reimpiegare le forze nella lotta contro i cartelli della droga in Sudamerica e risolvere così il problema delle sostanze stupefacenti negli USA. Per contro, Joe Biden vorrebbe mantenere l’attuale politica comune con gli alleati esteri e creare un contrappeso agli aggressori stranieri.
Nel corso degli anni, sia i repubblicani che i democratici paiono aver capito che una politica anti-Cina attira il favore degli elettori.8 Tuttavia, i due partiti adottano approcci diversi al dialogo con la seconda economia del mondo: mentre i democratici attuano una strategia collaborativa, i repubblicani si dimostrano intransigenti e si considerano in diretta concorrenza con il Dragone. Per questo motivo favoriscono l’economia locale, aumentano i dazi e inseriscono le imprese cinesi nella cosiddetta «Entity list».9/10
Politica interna: regolamentazione vs. deregolamentazione
I repubblicani sono noti per la loro propensione a ridurre le imposte, cancellare gli incentivi e abolire ampiamente norme durante i loro mandati di governo.
Meno regole con l’amministrazione Trump potrebbero migliorare il sentiment degli investitori su banche e società di telecomunicazioni, a fronte di un peggioramento di quello sui settori sensibili ai tassi di interesse.
Per contro, Joe Biden si dichiara favorevole a un aumento della tassazione di persone e imprese ricche, vale a dire con un fatturato annuo superiore a un miliardo di USD. Inoltre, esistono posizioni diverse sulla politica migratoria; Donald Trump ha una posizione più restrittiva, come dimostrano le sue dichiarazioni fino a oggi.
La politica di regolamentazione di ciascun candidato può influenzare i titoli azionari di determinate società, ad esempio nei settori sanità, energia o tecnologia. All’interno dell'asset class «Azioni» i paesi industrializzati dovrebbero ottenere i maggiori benefici. Le azioni delle società di alcuni paesi emergenti potrebbero essere penalizzate dalla guerra commerciale.
Politica climatica: verde vs. grigio
Il Presidente Joe Biden è orientato a una politica climatica che pone il proprio accento sulle energie rinnovabili: con l’IRA (Inflation Reduction Act) ha introdotto nuove regole e incentivi finanziari a favore della transizione energetica.
Posizione completamente diversa per il candidato Donald Trump, favorevole alla produzione di energia da fonti tradizionali (petrolio, nucleare) anziché da quelle rinnovabili. Il suo obiettivo è annullare la regolamentazione del settore energetico, poiché ritiene che il fabbisogno di energia del paese a medio termine non possa essere coperto dalle fonti alternative.
Effetti sui mercati: le strategie di investimento nel contesto delle elezioni USA
La consapevolezza che il risultato elettorale produce effetti sui mercati e conseguenze su determinati settori è alla base dello sviluppo di una metodologia di investimento per l’attuazione pratica delle valutazioni di mercato. La politica di regolamentazione perseguita da ciascun candidato può influire sulle azioni di determinati settori, come ad esempio sanità, energia o tecnologia.
Settori da noi selezionati che potrebbero ottenere benefici dal programma elettorale di Joe Biden:
Energia e clima
Promozione di fonti rinnovabili e soluzioni climatiche per un futuro sostenibile.
Vetture elettriche e mobilità verde
Sostegno di una mobilità sostenibile con sistemi di trasporto alternativi.
Sanità e industria farmaceutica
Estensione dell’assistenza sanitaria e semplificazione dell’accesso ai medicinali per una fascia di popolazione più ampia.
Infrastrutture e produzione
Promuovere lo sviluppo di infrastrutture e manifattura a livello locale.
Tecnologia e media
Promozione di un’innovazione all’avanguardia e della crescita del settore media e tecnologia.
Beni di consumo
Fornitura di beni e servizi primari per coprire il fabbisogno giornaliero dei consumatori americani.
Settori da noi selezionati che potrebbero ottenere benefici dal programma elettorale di Donald Trump:
Energia e combustibili fossili
Sostegno alla produzione di energia da petrolio, nucleare e altre fonti non rinnovabili.
Aerospaziale e difesa
Promozione di tecnologie e sistemi di difesa per rafforzare la sicurezza nazionale.
Immobiliare
Investimenti in società che operano nel settore dello sviluppo e della gestione immobiliare.
Infrastrutture e manifattura
Sviluppo di infrastrutture, manifattura, produzione di acciaio e ampliamento del muro di confine.
Tecnologia e media
Promozione di innovazioni all’avanguardia e crescita nei settori tecnologia e media.
Finanza e telecomunicazioni
Ricerca di opportunità nei settori che potrebbero trarre vantaggio dagli sforzi di deregolamentazione di Donald Trump.
Abbiamo analizzato sistematicamente l’andamento del mercato nei due scenari elettorali, mostrando quali settori e asset class trarranno vantaggio da ciascun risultato elettorale.
La tensione aumenta! Non è ancora chiaro chi si aggiudicherà la sfida. Entrambi i partiti/candidati hanno la possibilità di vincere le elezioni. Ciò che è certo, tuttavia, è che i mercati azionari rifletteranno tutti gli sviluppi fino alle elezioni.
1 https://www.nzz.ch/international/wahlen-usa-2024-die-neusten-umfragen-zu-trump-und-biden-ld.1824999
2/3 Dati sulla performance delle azioni statunitensi dal 1950 (LSEG Datastream Vontobel, al 14 maggio 2024). Vontobel - analisi proprie basate su dati storici di mercato. Per ulteriori informazioni, contatta i nostri specialisti.
4 https://www.eurasiagroup.net/live-post/top-risks-2023-8-Divided-States-of-America
5 https://www.donaldjtrump.com/issues/economy
6 Uno Stato all'interno dello Stato, noto anche come Stato ombra. Negli Stati Uniti d'America si ritiene che non siano i decision makers democraticamente legittimati a controllare il destino del paese, ma piuttosto lo "Stato profondo".
8 https://www.pewresearch.org/global/2024/05/01/americans-remain-critical-of-china/
9 L’«Entity List» è un elenco stilato dal governo USA nel quale vengono indicate persone, imprese e organizzazioni straniere considerate un rischio per la sicurezza nazionale e alle quali si applicano limiti e requisiti di licenza per l’esportazione di determinati beni e tecnologie.
10 Cooperazione/Biden: https://edition.cnn.com/interactive/2024/04/politics/biden-campaign-promises-dg/
Concorrenza/Trump: https://www.donaldjtrump.com/issues/economy
Pubblicato il 11.06.2024 CEST