Trump 2.0: cosa significherebbe per il percorso verso «Net Zero»?
Pubblicato il 05.08.2024 CEST
Entro la fine di questo storico anno elettorale, quasi la metà della popolazione mondiale avrà eletto i propri capi di governo. Nella maggiore economia mondiale, l'elezione non è ancora stata decisa. Quali potrebbero essere le implicazioni per il Net Zero di un secondo mandato Donald Trump?
Il partito Repubblicano e il partito Democratico negli Stati Uniti hanno posizioni contrastanti sui temi del cambiamento climatico, della transizione energetica e dell’ESG. La prima amministrazione Trump aveva messo in campo interventi significativi di contrasto alle politiche sul clima: tra queste, il ritiro dall’Accordo di Parigi sul cambiamento climatico, la negazione dei risultati del National Climate Assessment,1 secondo cui il cambiamento climatico è causato principalmente dalle attività umane e comporta rischi negativi per l’economia2, l’abrogazione di numerosi regolamenti in materia di protezione del clima3 e vari tentativi di vietare la considerazione dei fattori ESG nei piani dei fondi pensionistici del settore privato4. Trump ha bollato l’ESG come una “stupidaggine della sinistra radicale5" e si è detto pronto a continuare a fare opposizione6.
Per gli investitori, questo dimostra ancora una volta l’importanza di un’approfondita analisi della politica e degli approcci dei candidati. Questo può aiutare a distinguere la retorica dalla realtà politica. Sebbene la campagna di Trump sembri indicare la volontà di riproporre le iniziative ESG, spesso la realtà si rivela più sfumata. Riteniamo che, una volta passato il polverone, i cambiamenti saranno in realtà meno drastici del previsto.
Da una parte, il think tank conservatore “The Heritage Foundation” si è impegnato a portare avanti il suo “Project 20257”, che mira ad annullare le politiche ambientali di Presidente Joe Biden, tra cui anche l’Inflation Reduction Act (IRA). Sebbene alcuni investitori siano preoccupati per il possibile annullamento delle politiche green, i cospicui sforzi finanziari già intrapresi dal governo e dal settore privato statunitense rendono difficile smantellare queste iniziative. L’IRA è ormai una legge consolidata, con miliardi di dollari già spesi, e l’annullamento di politiche già così radicate andrebbe probabilmente incontro a forti resistenze e ostacoli logistici.
Riteniamo che l’IRA voluta da Biden rimarrà in vigore senza variazioni. Degno di nota è il fatto che molti Stati Repubblicani abbiano ribadito i vantaggi degli investimenti ESG. Secondo l’Environment Texas Research & Policy Center8, attualmente il Texas è lo Stato con la più elevata produzione di energia pulita, a dimostrazione del fatto che i vantaggi economici delle energie rinnovabili non conoscono confini politici.
Secondo una nota degli analisti di JPMorgan del 7 maggio 20249, ben tre quarti degli investimenti in tecnologie e impianti ad energia green previsti dall’introduzione dell’IRA sono destinati a Stati con governatori Repubblicani. Difatti, gli analisti di JPMorgan sottolineano che gli Stati Repubblicani sono in prima linea nell’implementazione di tecnologie a energia green e sono i destinatari dell’80 percento dei finanziamenti totali; a questo riguardo, i principali beneficiari sono la Georgia, il Texas e l’Oklahoma. Nel 2023 il Texas si è posizionato al primo posto per numero di nuovi impianti solari, superando la California per la seconda volta negli ultimi tre anni, seguita dalla Florida, secondo la nota degli analisti. Texas, Oklahoma e Iowa hanno conquistato i primi tre posti per numero di impianti eolici.
Un altro motivo per cui riteniamo improbabile che Trump metta mano all’IRA è il fatto che un’ampia quota degli incentivi dell’IRA è rappresentata da crediti d’imposta (in molti casi senza tetto massimo), il cui annullamento richiederebbe un aumento dell’imposizione fiscale – cosa che i Repubblicani solitamente non amano fare.
Inoltre, la storia dimostra che i forti fattori trainanti della transizione energetica persistono a prescindere dai partiti al governo. La capacità di generazione di energia pulita degli Stati Uniti è aumentata sia durante l’amministrazione Repubblicana che durante il mandato Democratico, con tassi di crescita leggermente superiori durante l’amministrazione Trump rispetto all’amministrazione Biden (vedi il primo grafico). Questo dimostra che l’adozione di energie green è promossa dalle forze del mercato e dall’innovazione tecnologica, piuttosto che dai programmi politici.
I fattori trainanti del passaggio all’elettrificazione, alla produzione di energia pulita e all’efficienza energetica sono probabilmente destinati a imporsi come forze durature, anche in assenza di supporto politico e sussidi. Le tecnologie come l’energia rinnovabile, le soluzioni per l’edilizia e i veicoli elettrici sono già vantaggiose.
Nell’ultimo decennio, il costo dell’energia solare ed eolica onshore è crollato rispettivamente di oltre l’80 percento e di quasi il 70 percento10, rendendole opzioni praticabili a prescindere dalla politica federale. Secondo uno studio pubblicato su Nature Communications nell’ottobre 2023, si prevede che l’energia solare sia destinata a imporsi sui combustibili fossili come fonte di energia elettrica principale nel mondo entro il 2050, anno che gli autori dell’articolo hanno individuato come un “punto di svolta irreversibile”.11
Una nota degli analisti di Jefferies del 13 giugno 202412 fa riferimento a segnali di un cambiamento esponenziale in tutto il sistema energetico, che vede tra i suoi fattori trainanti principali le energie rinnovabili, l’elettrificazione e l’efficienza energetica. Secondo la nota, il numero complessivo di impianti solari è decuplicato dagli anni ‘70, mentre l’energia eolica è raddoppiata sei volte negli ultimi vent’anni; inoltre, ad ogni raddoppiamento dell’utilizzo, i costi per l’energia pulita si sono ridotti del 20 percento circa, mentre i prezzi sono crollati di ben l’80 percento soltanto in questo decennio. Questa transizione economica offre sostegno a lungo termine per le società che sviluppano soluzioni ambientali scalabili, secondo la nostra opinione.
L’attuale incertezza sull’esito elettorale potrebbe far aumentare la volatilità del mercato, ma anche le opportunità d’investimento. Gli squilibri temporanei del mercato possono creare punti d’ingresso vantaggiosi per gli investimenti a lungo termine in energia pulita e tecnologie per la transizione. Riteniamo che la crescita e l’espansione delle infrastrutture per le energie rinnovabili continueranno, a prescindere dall’esito delle elezioni.
Crediamo che i vantaggi economici delle energie rinnovabili, come minori costi operativi e avanzamenti tecnologici, siano significativi e, per questo, riteniamo improbabile che qualunque amministrazione potrà ignorarli.
Nonostante alcuni investitori possano essere sottoposti a crescenti pressioni verso una riduzione degli impegni ESG, il momentum generale verso un’economia più pulita è molto robusto. Il carattere fortemente radicato delle attuali politiche green, i cospicui investimenti finanziari già attuati e l’accessibilità economica delle tecnologie rinnovabili indicano che la tendenza verso soluzioni a ridotte emissioni di anidride carbonica continuerà, e questo limiterà i potenziali impatti di un secondo mandato Trump rispetto a quanto la retorica possa indicare.
1. Fonte: articolo della BBC pubblicato il 26 novembre 2018. https://www.bbc.com/news/world-us-canada-46351940
2. Fonte: Fourth National Climate Assessment, https://nca2018.globalchange.gov/downloads/
3. Fonte: articolo del New York Times pubblicato il 20 gennaio 2021. https://www.nytimes.com/interactive/2020/climate/trump-environment-rollbacks-list.html#:~:text=The%20bulk%20of%20the%20rollbacks,wetlands%3B%20and%20withdrew%20the%20legal
4. Fonte: articolo di Morningstar pubblicato il 15 dicembre 2022. https://www.morningstar.com/portfolios/retirement-plans-become-new-battleground-esg
5. Fonte: post sulla piattaforma social Truth di Donald Trump, 24 febbraio 2023. https://truthsocial.com/@realDonaldTrump/posts/109920978509261496
6. Fonte: articolo di Bloomberg pubblicato il 25 febbraio 2023. https://www.bloomberg.com/news/articles/2023-02-24/trump-adds-his-voice-to-republicans-condemning-esg-investing
7. Fonte: Project 2025 Presidential Transition Project, Mandate for Leadership – The Conservative Promise, https://static.project2025.org/2025_MandateForLeadership_FULL.pdf
8. Fonte: Environment Texas Research & Policy Center, 11 ottobre 2023. https://environmentamerica.org/texas/center/media-center/clean-energy-continues-meteoric-rise-in-texas/
9. Fonte: nota degli analisti di JPMorgan, “2024 US Election Watch – Implications for Commodities”, pubblicata il 7 maggio 2024.
10. Fonte: Agenzia internazionale per le energie rinnovabili, pubblicato il 29 agosto 2023. https://www.irena.org/News/pressreleases/2023/Aug/Renewables-Competitiveness-Accelerates-Despite-Cost-Inflation#:~:text=Between%202010%20and%202022%2C%20solar,the%20cheapest%20fossil%20fuel%20globally.
11. Fonte: Nature Communications, «The momentum of the solar energy transition”, pubblicato il 17 ottobre 2023. https://www.nature.com/articles/s41467-023-41971-7
12. Fonte: nota degli analisti di Jefferies, “Harnessing the power of S-curves across the energy transition w/ RMI”, pubblicata il 13 giugno 2024.
Pubblicato il 05.08.2024 CEST