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Outlook 2022 azioni Quality Growth globali: Rischi nascosti in bella vista

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Perspectives 2022

Pubblicato il 22.12.2021 TEC

Considerazioni principali

  • Il sentiment degli investitori è rimasto positivo, a dispetto del fatto che le crescenti pressioni sui business e il rallentamento della crescita economica potrebbero determinare un aumento della volatilità e della divergenza di performance a livello aziendale.
  • In un contesto di solidità dei mercati, continuiamo a cercare società in grado di realizzare buone performance in condizioni di mercato volatili e il cui valore può essere sottovalutato.
  • Nonostante il rallentamento della crescita del PIL, individuiamo società di qualità in Cina. Maggiori opportunità si riscontrano nei settori meno colpiti dalla regolamentazione, come i beni di consumo di base, mentre l'intervento sugli e-commerce potrebbe garantire una concorrenza più equa ad alcune società.
  • La ripresa dei ME sarà disomogenea, con India e Indonesia pronte a realizzare una crescita sostenuta. I titoli dei ME sono trattati a valutazioni interessanti e generano un reddito robusto rispetto alle controparti dei mercati sviluppati, sottolineando a nostro avviso l'opportunità di lungo periodo offerta dall'asset class.
  • Rischi e costi ESG sono in aumento; cerchiamo di investire in società che affrontano in maniera proattiva le varie problematiche in essere.

  

Volatilità all'orizzonte con i mercati che continuano a minimizzare i rischi

La solidità e la portata del rimbalzo del mercato dagli effetti del COVID-19 hanno sorpreso molti investitori. Le stime degli utili sono tornate ai livelli precedenti lo scoppio della pandemia, eppure i mercati azionari sono ai massimi storici. Tassi di interesse reali negativi, livelli di risparmio elevati e depositi a disposizione delle banche sono stati i principali fattori trainanti delle quotazioni azionarie.

Il sentiment degli investitori riflette una stabilizzazione della crescita ai livelli passati, ignorando efficacemente i rischi nascosti in bella vista. Economie e business di ogni parte del mondo devono affrontare diverse problematiche, tra cui l'elevato debito pubblico, l'aumento dei salari, le strozzature alla filiera e l'aumento dell'inflazione. La riconciliazione di questi fattori contraddittori potrebbe determinare un aumento della volatilità e una divergenza di performance a livello aziendale.

In caso di persistenza dell'inflazione, le banche centrali potrebbero essere costrette ad accelerare il tapering, con conseguenze sulle economie che operano a livelli elevati di leva finanziaria e sui titoli trattati a multipli storicamente elevati.

  

A caccia di opportunità nei modelli di business attualmente sottovalutati

Nei periodi di dinamicità dei mercati, i vantaggi dei modelli di business che realizzano buone performance nelle fasi di volatilità potrebbero essere sottovalutati. Un esempio è una grande società di controllo dei parassiti, con sede nel Regno Unito, che crediamo abbia ottenuto storicamente una crescita organica resiliente e dovrebbe continuare a vedere una crescita persistente in un business ricorrente e che "non può essere trascurato" del controllo dei parassiti. A nostro avviso, è ben posizionata per consolidarsi all’interno dell'industria e raccogliere i benefici della leva operativa associata a densità e dimensioni.

Un altro esempio è una società di pagamenti che è caratterizzata da una bassa intensità di capitale e margini elevati, mentre opera in mercati consolidati. A nostro avviso, il titolo fornisce naturalmente una protezione dall'inflazione dato che ottiene una percentuale del valore delle transazioni ed è posizionato per beneficiare dei cambiamenti nella spesa al consumo, come quelli causati dalla pandemia. Gli acquisti di beni durevoli hanno superato il tasso tendenziale e, a seguito della normalizzazione in corso dopo il COVID, la domanda di servizi dovrebbe aumentare.

I modelli di business ad alta intensità di capitale del settore automobilistico sono in netto contrasto con quello dei pagamenti, ma l'interesse dei consumatori per i beni di valore, le carenze e la produzione ridotta dovuta alla pandemia ne hanno sostenuto le quotazioni azionarie. Tuttavia, una volta aumentati i livelli di produzione per operare a piena capacità, queste società dovranno gestire problematiche legate all'inflazione dei costi dei fattori produttivi, in particolare in caso di rallentamento della domanda sulla scia dell'aumento delle pressioni sui portafogli dei consumatori.

  

L'Europa alle prese con il costo degli interventi legati alla politica energetica

La carenza di gas e l'aumento dei prezzi dell'energia e delle materie prime registrati in Europa affondano le loro radici nelle decisioni politiche. Alcuni gruppi politici influenti stanno chiedendo la fine immediata dell'uso dei combustibili fossili, anche se le energie rinnovabili non sono ancora in grado di soddisfare completamente i fabbisogni energetici. I settori manifatturiero e dei servizi di pubblica utilità subiranno gli effetti dell'aumento dei costi, ma solo il tempo ci dirà se i consumatori europei sono pronti a pagare di più per l'energia e i beni.

  

Orientarsi nelle sabbie mobili della Cina

La velocità e il ritmo degli interventi normativi della Cina hanno colto di sorpresa i mercati. Alcune misure riflettono le preoccupazioni di Pechino in merito a problematiche sociali, come il prezzo dell'istruzione e i minori che giocano online. Da parte nostra, ci avviciniamo alla Cina con cautela ed evitiamo i settori che potrebbero essere esposti a rischi a lungo termine. La regolamentazione degli e-commerce mostra tuttavia che la Cina sta recuperando terreno rispetto ai mercati sviluppati e questo intervento potrebbe garantire una concorrenza più equa ad alcune società come le piattaforme online B2B. Il settore dei beni di consumo di base è meno esposto a questi rischi.

Siamo cauti anche riguardo all'impulso alla localizzazione di Pechino. In Cina gli investitori al dettaglio possono far impennare le valutazioni, anche se non mancano i titoli di qualità che vengono trattati a valutazioni ragionevoli e che sottraggono clienti alla concorrenza internazionale. In qualità di investitori fondamentali a lungo termine, possiamo approfittare di questa volatilità concentrandoci su società in posizioni di leadership sul mercato e una buona crescita dei volumi che stanno conquistando quote di mercato.

  

Alcuni mercati emergenti sono pronti per una ripresa sostenuta

Mentre i ME sono apparsi in difficoltà quest'anno dopo un ottimo inizio, ora ve ne sono alcuni pronti a rimbalzare. In generale, le banche centrali dei mercati emergenti non hanno introdotto tante misure di sostegno quante quelle dei mercati sviluppati. Alcune banche centrali dei ME hanno innalzato rapidamente i tassi di interesse per contrastare i forti aumenti dell'inflazione. Il Brasile è stato tra i più aggressivi in questo senso – cosa che potrebbe avere un impatto negativo sulla crescita del PIL nel 2022.

L'inflazione è in ripresa in India e Indonesia, ma la politica monetaria è stata più favorevole, in particolare in India, e gli aumenti dei tassi di interesse potrebbero essere graduali. Entrambi i paesi stanno uscendo da periodi segnati da una debole crescita del credito e da crescita economica relativamente lenta, anche prima del Covid-19. Ravvisiamo una forte domanda repressa sul fronte del credito e il potenziale per una forte ripresa economica il prossimo anno.

Le valute dei ME, fatta eccezione per il renminbi cinese, non erano tanto convenienti da anni, precisamente dal 2014, mentre i deficit delle partite correnti sono in una posizione migliore rispetto all'ultima volta in cui si è registrato un tapering nei principali mercati come India e Indonesia. I titoli dei ME sono trattati a valutazioni interessanti e generano un reddito sostenuto (12x le previsioni di utile stimate per il 2022 e un dividendo del 3% circa) rispetto ai titoli dei mercati sviluppati, sottolineando l'opportunità di lungo periodo offerta dall'asset class dei mercati emergenti.

  

Costi e rischi ESG al centro dell'attenzione

Gli investitori e le autorità di vigilanza stanno mettendo sotto pressione le società in merito alle problematiche sociali e ambientali. I costi potrebbero avere un impatto significativo sulla performance dei business, dato che per le società più deboli l'impatto potrebbe essere sproporzionato. Di conseguenza, le pessime pratiche sociali o ambientali sono motivo di grande preoccupazione. Il valore del rischio derivante dai cambiamenti climatici è di grande importanza visto l'inasprimento delle normative sulle emissioni. Stiamo valutando attentamente le iniziative adottate dalle società per soddisfare i nuovi standard climatici, ad esempio investendo in tecnologie o acquistando diversi tipi di energia.

Mentre il settore è abituato a utilizzare i punteggi ESG per valutare il livello di rischio, abbiamo scoperto che i rischi maggiori si riscontrano sotto forma di "bandiere rosse" su problematiche specifiche che possono danneggiare il valore per gli azionisti. Messaggi eclatanti possono essere nascosti persino all'interno dei rating ESG complessivi, dove i dati generali sono diluiti da variabili che non fanno notizia. Ponderiamo costantemente l'entità del danno potenziale rispetto alla probabilità, cioè le tempistiche.  Dato che i titoli dei giornali possono far sembrare le tempistiche più probabili e amplificare l'entità del danno potenziale, dobbiamo per forza approfondire per identificare i rischi a cui reagire.

La gestione dei rischi a breve termine della regolamentazione o dei rischi più remoti legati ai cambiamenti fisici del clima è un'area in cui la granularità è importante data la gravità dei rischi. Una grande conglomerata nel campo della lavorazione di alimenti e bevande, ad esempio, è a nostro avviso una società con una buona gestione, con una forte impronta agricola, biodiversità ed emissioni di gas serra (per esempio, metano dal bestiame da latte). Al suo interno la società vanta numerosi ricercatori, scienziati e agronomi, e investe circa un miliardo di dollari all'anno sulle problematiche legate all'ESG, come il confezionamento e la riduzione delle emissioni di gas serra. È importante notare che essa sta finanziando questo lavoro reinvestendo i risparmi ottenuti in tutta l'azienda. Di conseguenza, i costi previsti, e gli utili che ne derivano, non sono cambiati in misura significativa a seguito di questo ingente investimento.

Tra i principali rischi da evitare figurano ad esempio i rischi di fallimento e i rischi a lungo termine rimasti in sordina che potrebbero evolvere in una crisi in una data futura. Entrambi potrebbero avere un impatto su flussi di investimento, una nuova regolamentazione o riflettersi negativamente su un marchio. È importante gestire entrambe le tipologie di problemi, anche se alcuni fra i maggiori non sono ancora cronici. Il nostro obiettivo è trovare società in grado di gestire le considerazioni ESG, cercando al contempo di ridurre il rischio e migliorare la preziosa qualità della prevedibilità.

  

 

  

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